Racconto...


Ho corso con l'iPod oggi. Mi sono preso mezza giornata di ferie, ho indossato le scarpe e via, nel traffico cittadino, per recuperare il lungo saltato di ieri. Temperatura perfetta, cadenza giusta, testa libera. Arriva Contessa cantata dai Modena City Ramblers. Il ricordo torna a tanti anni fa, tante vite precedenti...
La sveglia suona alle 5 e 30 nella casa vuota. Sono nel salone della casa dei miei a Vienna. Nel salone c'è un divano e la televisione. Nient'altro. Tutta la casa è vuota, tranne che per la cucina. I miei hanno traslocato a Roma, e io sono venuto a Vienna per evitare di partire militare.
Mi alzo, in automatico mi faccio il caffè, mi vesto e in pochi minuti sono in viaggio verso la fabbrica della Opel. Mi cambio negli spogliatoi, tuta da lavoro blu, scarpe di sicurezza, guantoni e mi vado alla mia postazione. Da destra mi arriva un pezzo del cambio di chissà quale modello Opel. Pesa 17 chili. Lo prendo, lo faccio girare, e lo incastro sulla sua base che mi passa davanti. Alzo gli occhi e guardo l'orologio a muro davanti a me. Segna le 6 e 2 minuti. Arriva un altro pezzo, lo alzo, lo giro, lo incastro. E cosí via. I minuti davanti a me sembrano non passare mai. Vorrei fumare, ma con i guantoni è un bel casino. Allora, appena c'è un rallentamento nella catena, tolgo i guanti, prendo il pacchetto, accendo una sigaretta che incastro su un posacenere lí vicino. Riparte il lavoro, e di tanto in tanto, mi avvicino alla cicca, aspiro un po' di fumo e vado avanti. 920 pezzi al giorni. 15 tonnellate di ferro tirato su. Ci sono tre pause. Un paio corte per un caffè veloce, una più lunga per il pranzo. I miei colleghi sono tutti rassegnati davanti alle loro postazioni. Anni e anni in quel capannone dove non entra la luce del sole, a fare sempre le stesse cose, e mi prende lo sconforto... Che cazzo ci sto a fare io in questo cazzo di capannone, laureato in Scienze Agrarie in une delle più prestigiose Università d'Italia??? Alle 14, finalmente si stacca. Mi cambio, prendo la macchina e torno a casa. Sono stanco, mi fanno male le braccia, mi fa male la schiena, vorrei prendere aria, ma mi butto sul divano e mi sveglio che sono le 11 di sera. Mangio qualcosa, e mi riaddormento, che domani alle 5 e 30 mi devo alzare.
In questa routine, un giorno, trovo una possibilità per fare dell'altro, e mi faccio assumere da un fotografo pubblicitario professionista come assistente. Ma solo di pomeriggio, si capisce... Lui si chiama Dario. E' sposato con un'austriaca ed è simpatico. Una sera, mi chiama che vuole andare al cinema.
- Dario, non ce la faccio, domani alle 5 e 30 mi devo alzare...
- Ti prego, Zio (il mio soprannome da sempre, Zio karim), usciamo stasera.
Ok, capisco che ha litigato con la moglie e mi convinco. Indipendence Day. Un cagata di film, ma c'erano gli effetti speciali che interessavano a Dario. Film che non finisce mai, e quando finisce, è l'una passata.
- Andiamo a bere qualcosa?
- Dario, non ce la faccio, che domani...
Ci ritroviamo nel Bermuda Dreieck al centro di Vienna, dove ci sono i locali. Ordiniamo qualche birra, e parliamo d'amore, di morte, di vita, di opportunitá.
Passano le ore, poi decidiamo di tornarcene a casa. La mitica Renault 21 non ne vuole sapere di partire. Arrivo a casa che saranno le 4 e 30. mi butto vestito sul divano. Appena chiudo gli occhi, suona la sveglia. Vaffanculo, penso, e la spengo.
Mi sveglio con calma, mi faccio la doccia, mi vesto, raccolgo le mie cose, prendo la macchina, faccio il pieno e parto per Roma. Mesi prima avevo incontrato un tizio che lavorava per una Ong ed era interessato a giovani agronomi da mandare in Africa. Arrivato a Roma lo chiamo. Era un venerdí.
- C'hai da fare domani?
- Sono libero.
- Okay, passa in ufficio domani alle 8.
Dopo un paio di mesi ero in Ruanda.
E la Opel mi deve un mese di salario.
Cosa c'entra con Contessa dei Modena City Ramblers. Nulla.
E la corsa? Una chiavica. 27 chilometri a 4'50"/km, gambe pesanti e sensazioni per nulla buone.

Commenti

Unknown ha detto…
Sliding Doors che si aprono per farti passare verso il futuro.....
Gran bella storia, complimenti !
GIAN CARLO ha detto…
...gira che ti ri-gira sei finito a monteverde.
Michele ha detto…
Bella mossa, ci sono delle decisioni che cambiano la vita. Ma alla opel lo sapevano che eri un runner scarso ? :)
franchino ha detto…
Hai fatto bene...
Se mai compri un'Opel di devono quantomeno fare uno sconto... ;-)
Mario ha detto…
bello, ma poi come è finita in Ruanda ???
tornerò a trovarti...
Stefano ha detto…
Fico.
Bella storia e carattere cazzuto.
La vita si svolta così. Non si può aspettare a casa con mamma che qualcosa cambi. Spero di dare questa visione hai miei figli. Sperando di riuscire a fargli parlare bene almeno un'altra lingua.
Alvin ha detto…
Bella storia Karim...adesso aspetto la parte Ruanda-Fao...peril lungo chiavica, ricorda che devi essere in forma il tra un mese, non adesso quindi, più di tanto non mi preoccuperei!
Pimpe ha detto…
due cose fondamentali:
nella vita le decisioni contano !
nella vita la volonta' e' tutto !

ciao Karim e grazie per l'iniezione di coraggio ;-)

un giorno la corsetta alla Fao la faccio volentieri..;-)
Karim ha detto…
Gianluca: è vero, non c'avevo pensato...
Gian Carlo: ... a due passi da te!
Michele: a quel tempo, correvo solo dietro alle donne, ed ero fortissimo!
Frank: da allora, sono allergico alle Opel!
Karim ha detto…
Mario: il Ruanda, molto brutto... ne riparleró presto. Sarai sempre il benvenuto!
Stefano e Pimpe: grazie... ma ci vuole tanto culo.. Deve arrivare l'opportunità, devi saperla cogliere ed andare avanti... Ma a tanti, quell'opportunitá non si presenta mai! Ma sono d'accordo, in questo mondo,almeno un'altra lingua, meglio se due.
Alvin: mi tiro un pó sú leggendo che molti di noi sono in un momento di forma basso... speriamo bene!
GIAN CARLO ha detto…
Ad ora imprecisata...fra le 13 e le 13 e 30... dovrei arrivare al biscotto.
Impossibile chiederti di allenarci insieme...non sarei affidabile, ma se esci a correre prima di tornare in ufficio butta un occhio.
Ieri sera un po' di giri al 1500(near home)...la contrattura ha retto.