Di donne, di auto e anche di corsa...
A volte, ti capitano degli allenamenti che non t'aspetti. Oggi, sono uscito abbastanza di fretta dall'ufficio, senza troppa voglia di correre a causa di numerosi impegni lavorativi. Poi, come al solito, dopo le prime falcate, i problemi sono svaniti, e mi sono ritrovato in mezzo al traffico di Roma. Dalla FAO, ho percorso via di San Giovanni in Laterano, da San Giovanni, ho preso via Merulana fino a Santa Maria Maggiore, da lí sono andato al Viminale, poi la bella salita di via delle 4 fontane, via Sistina, Piazza della Trinità dei Monti, Villa Borghese per uscire a Viale delle Belle Arti, Piazza delle Belle Arti e quindi il Lungotevere fino a Testaccio, un giro dentro al quartiere, per ritrovarmi alla Piramide, Viale di Porta Ardeatina, per chiudere in discesa a Via delle Terme di Caracalla. Come al solito, un giro spettacolare (a parte il traffico), e conosco gente che pagherebbe per poterlo fare. A noi che viviamo a Roma, tutto questo ci viene servito gratis.
In totale ho percorso 17.7 chilomteri ad una media di 4'32". Ero partito con l'idea di fare un lento, che per me vuol dire circa 5' a chilometro e mi sono ritrovato con questa media che scaturisce poi da un ritmo molto costante. Il primo chilometro l'ho chiuso a circa 5' e rotti, e poi tutti gli altri sui 4'30" o meno. Ho chiuso l'allenamento un pò in apnea, ma mi sono ripreso abbastanza in fretta per bermi un bel caffè con la collega ucraina ventiduenne dell'ufficio di fronte, di professione ingegnere aeronautico ma fotomodella nei weekend.
Magari...
Alla FAO siamo circa 2500 persone e credo che un buon 60-65% sia costituito da donne, quindi circa 1625 donne. Diciamo che di questo numero, un 30% sia costituito da ragazze carine o molto carine, quindi circa 500. Non entro poi nei dettagli, ma bisogna considerare che molte giovani sono straniere, magari sole a Roma in cerca di amici. Capirete che per un cacciatore, la FAO è un terreno di caccia molto fertile. E io? Io non sono un cacciatore... preferisco correre.
Mentre correvo, m'è venuto in mente un episodio di tanto tempo fa. Avevo questa bellissima (si fa per dire) Renault 21 mentre studiavo a Perugia, colore rosso bordeaux, che mio padre aveva appena fatto riverniciare completamente. Un pomeriggio, guardo fuori dalla finestra, e la vedo sporca di resina dei pini del parcheggio del convento dove abitavo. Con un amico decido che va pulita. Ci muniamo di un secchio d'acqua, un pò di shampoo, una bella spugna da cucina e della carta da giornale per asciugare la macchina. Sul momento ho solo notato che la resina andva via che era una bellezza e mi domandavo perché c'era qualcuno che diceva che era difficile da togliere. Quando si è asciugata ho capito perché. Al posto del colore Rosso Bordeaux, era rimasto un rosso schifezza, tutto rigato, un danno da diverse milioni di lire. Da quel giorno, l'ho lasciata sporca per nascondere la tragedia. Mio padre non se n'è mai accorto, o forse, non ha voluto accorgersene. Un grand'uomo.
In totale ho percorso 17.7 chilomteri ad una media di 4'32". Ero partito con l'idea di fare un lento, che per me vuol dire circa 5' a chilometro e mi sono ritrovato con questa media che scaturisce poi da un ritmo molto costante. Il primo chilometro l'ho chiuso a circa 5' e rotti, e poi tutti gli altri sui 4'30" o meno. Ho chiuso l'allenamento un pò in apnea, ma mi sono ripreso abbastanza in fretta per bermi un bel caffè con la collega ucraina ventiduenne dell'ufficio di fronte, di professione ingegnere aeronautico ma fotomodella nei weekend.
Magari...
Alla FAO siamo circa 2500 persone e credo che un buon 60-65% sia costituito da donne, quindi circa 1625 donne. Diciamo che di questo numero, un 30% sia costituito da ragazze carine o molto carine, quindi circa 500. Non entro poi nei dettagli, ma bisogna considerare che molte giovani sono straniere, magari sole a Roma in cerca di amici. Capirete che per un cacciatore, la FAO è un terreno di caccia molto fertile. E io? Io non sono un cacciatore... preferisco correre.
Mentre correvo, m'è venuto in mente un episodio di tanto tempo fa. Avevo questa bellissima (si fa per dire) Renault 21 mentre studiavo a Perugia, colore rosso bordeaux, che mio padre aveva appena fatto riverniciare completamente. Un pomeriggio, guardo fuori dalla finestra, e la vedo sporca di resina dei pini del parcheggio del convento dove abitavo. Con un amico decido che va pulita. Ci muniamo di un secchio d'acqua, un pò di shampoo, una bella spugna da cucina e della carta da giornale per asciugare la macchina. Sul momento ho solo notato che la resina andva via che era una bellezza e mi domandavo perché c'era qualcuno che diceva che era difficile da togliere. Quando si è asciugata ho capito perché. Al posto del colore Rosso Bordeaux, era rimasto un rosso schifezza, tutto rigato, un danno da diverse milioni di lire. Da quel giorno, l'ho lasciata sporca per nascondere la tragedia. Mio padre non se n'è mai accorto, o forse, non ha voluto accorgersene. Un grand'uomo.
Commenti
LA FAO!!! non c'avevo mai pensato, ecco perchè in italia andavo in bianco! sta dritta te la dovevi tene' pe' te.
luciano er califfo.
Come dice un comico nuovo di Zelig: Ti stimo fratello !
Pimpe: dimmi chi è la talpa, ti dirò chi sei...
Diego: non puoi capire, gli occhi li ho persi da tempo.
Gian: te l'ho detto perché sono venuto Monteverde: per Nanni, Giorgio e te.. e la gelateria Miami.
Miché: non ci dormivo la notte al pensiero...
Hai messo in crisi il Califfo; è andato dall'altra parte del globo, quando il paradiso l'aveva sotto casa!
Ti stimo (anche io) fratello!
Nel 78
un 400 secco 59.6