Barack

Dopo tre settimane di carico, questa settimana ci vado giù abbastanza tranquillo. Lunedí pochi chilometri dopo il lungo di Domenica, martedí riposo in attesa di Obama, ieri 3 volte 2000 metri in 8 minuti, con recupero attivo a 4'20''. Oggi nulla, domani una decina di chilometri a passo tranquillo. Domenica dovrei partire per il Kazakhstan, ma la voglia è poca e le procedure per ottenere il visto abbastanza tortuose.
Come detto nell'ultimo post, l'elezione americana mi ha toccato molto. Ciò che sembrava impossibile, ciò che solo al cinema, è successo per davvero. E' una svolta epocale, è successo qualcosa che forse ancora non ce ne rendiamo conto. Possiamo far finta di niente, ma è successo. Ieri, forse per la prima volta nella mia vita, ho rosicato di non essere americano. Ho invidiato i miei colleghi americani.
A marzo diventerò papà per la seconda volta. Ho tifato per avere una seconda figlia. Ora vorrei un maschio per poterlo chiamare Barack.
Mia moglie non è molto d'accordo...

Commenti

Stefano ha detto…
Per il nome aspetta un pò. L'importante è l'esempio che tu darai ai tuoi figli. Sai la cosa che più mi ha impressionato? Il pianto del reverendo Jesse Jackson. Su quella faccia si vedeva la gioia e la fortuna di aver potuto assistere ad una cosa del genere e magari il senso di colpa rispetto agli altri che avevano combattuto e che non ci sono più a cominciare da Martin L. King. Per il resto complimenti. riesci a fare lavori belli pesanti mentre a me non mi va per niente. Domenica sarò a Civitavecchia a correre la mezza, se torni prima di sabato pro - prossimo fammelo sapere che organizziamo un uscita insieme.
GIAN CARLO ha detto…
Ciao Karim, ti ho trovato tramite Stefano. Incredibile quello che hai scritto nel post precedente per il colore della tua pelle che ti ha reso poco accetto da tutti, benchè tu fossi cittadino del mondo più di tutti.
Deve essere stata dura, ma credo che l'hai superata bene...forse in corsa oggi alla partenza ti temono anche quelli forti davvero perchè sei un po' più scuro !
Karim ha detto…
X giancarlo: Nel post precedente non volevo dare l'impressione di avere sofferto chissá quanto, non fraintendetemi. Credo di avre avuto una vita fortunatissima, diversa per molti aspetti rispetto ad altri, ma molto molto fortunata. Ed avere un Obama da una prospettiva diversa alla "nostra" storia. E' come se ora si stia creando una "coscienza" meticcia... ma ne riparleremo di sicuro!
x Stefano: di sicuro sará qui sabato, quindi un'sucita insieme con piacere!