Saluti a Phnom Penh

Telegramma da Phnom Penh. Dopo un viaggio interminabile e tre cambi d'aereo, sono arrivato a Phnom Penh, puzzolente e stanco, senza la valigia... Sorpresa amara. Nel pomeriggio di ieri, ho comprato un paio di camicie, una Giorgio Armani e una Hugo Boss per la modica cifra di 10 dollari e due magliette Ralph Lauren. Ho anche cercato delle scarpe da running ed il mercato dove mi ero recato era pieno di nike ed adidas, purtroppo finte. Ho preferito riposare un giorno in più sperando nel recupero veloce della valigia, cosa che è avvenuta questa mattina.
Doo essere tornato in hotel dopo aver recuperato la valigia in aeroporto erano le 11 e ho deciso di fare un giro. C'erano circa 30 gradi, un pallido sole, poca umidità. Ho corso lungo il Tonle Sap, l'altro fiume di Phnom Penh, che si ricongiunge al mekong proprio davanti al mio albergo. Da una parte un fiume azzurro, dall'altra un fiume marrone, esattamente come succede a Khartoum con il nilo bianco e quello azzurro. Fantastico.
Ho corso un totale di 8 chilometri, 4 chilometri contro vento, 4 a favore, ad un ritmo di 4'40"/k. Ho fatto la conoscenza con un francese che stava facendo un lungo. Ci siamo incrociati ad un certo punto e ci siamo salutati. L'ho raggiunto sulla mia strada di ritorno che lui stava camminando e l'ho spronato a riprendere l'azione. Lui stava al 30esimo chilometro e stava chiudendo la sua fatica. Ci siamo fatti un chilometro e mezzo insieme a 5'15". Quindi, nonostante un chilometro lentino, un ritmo abbastanza sostenuto considerando la temperatura.
Le sensazioni sono positive. Possibilità di corsa ce ne sono tante, la temperatura è giusta, non è umido e al mattino presto le condizioni dovrebbe essere quasi perfette. Ovviamente non mi sono acclimatato, ma l'obiettivo che ho qui è di non fermare gli allenamenti e di correre con continuità.
Ovviamente, non ho ancora visto nulla della città, ma anche in questo caso, le sensazioni sono positive. Il clima è quello giusto, l'atmosfera rilassata, tranquilla. Un posto dove rimanere un po'.
Brothers in running shoes... vi saluto!

Commenti

GIAN CARLO ha detto…
Ti invidio non poco ...anche se di rimorchiare francesi(pure maschi) se ne puo' fare a meno :D
Paolo Scotti ha detto…
E' spettacolare correre in posti sconosciuti e così lontani da casa.Per ora sono riuscito a farlo solo a Liverpool ed Edimburgo. Per l'abbordaggio francese... concordo con giancarlo.. ahahahahha
Karim ha detto…
En pensare che ora sto uscendo per andare a correre con un australiano...
MaxRunner ha detto…
E noi che ci accontentiamo del nostro biondo Tevere come sfondo delle nostre fatiche.....e senza francesi.