Più che un runner, sono un coglione...
Ebbene si, ormai è fatta, sciolgo gli ormeggi, e dico a tutto il mondo che domani deciderò se staccherò la spina oppure se andrò avanti. E’ ora di dimostrare se sono un runner del fare o un runner del fare finta. Domani, come dicevo, ultimo passaggio sulla strada per vedere se ho la fiducia oppure no. Di che cosa sto parlando? Del fatto che sono arrivato ad un bivio.
I fatti.
Ieri avevo in programma il penultimo lunghissimo, 2 ore e 40 da correre a sensazione. Le sensazioni negli ultimi lunghi (2 ore e 20 per tre volte) mi avevano detto che il ritmo ruotava intorno a 4’37” e 4’42” ne l’ultimo lungo sofferto per causa esterne. La settimana scorsa era andata così così, con sensazioni non proprio buone, ma per ogni uscita negativa, c’era una qualche buona scusa o spiegazione. Venerdì scorso, per vedere se avevo ancora un buon passo nelle gambe, ho fatto 60 minuti a 4’30” di media, con buone sensazioni di corsa e la cosa mi aveva messo di buon umore. Sabato, giornata tranquilla e faccio un cena a base di pesce, con solo una fetta di pane come carboidrati.
Domenica mattina parto per il lungo. Mi preparo e parto. Da subito capisco che non è giornata, già i primi chilometri mi fanno faticare più del dovuto. Parto da casa, scendo verso il tevere, circo massimo, colosseo, via dei fori imperiali, riprendo il lungo tevere e comincio a stare bene, passo ponte milvio, continuo fino all’acquacetosa, la moschea, riprendo la ciclabile di tor di quinto in direzione olimpico, ripasso vicino a ponte milvio e comincio ad avere pensieri negativi, sento che sto faticando troppo, comincio a combattere contro questi pensieri ma arrivato al ponte cavour, dopo circa 25 chilometri, mi fermo. Non ne avevo più. Ho cercato di integrare con un paio di gel presi al 50esimo e 90esimo minuto, ma senza sortir alcun effetto. Ho camminato per un po’, poi ho corricchiato su per il gianicolo per tornare a casa. Giusto per la cronaca, 1 ora e 54 minuti di corsa alla media di 4’38”.
Questo mi dice che l’ alimentazione pre-lungo è fondamentale: associo questa debacle chiaramente alla scarsa assunzione di carboidrati la sera precedente. Se poi si considera che non faccio colazione prima di un lungo, il conto è fatto. Sono partito per un lungo viaggio senza aver fatto il pieno di benzina e mi sono fermato quasi subito. Ormai è ufficiale: più che un runner, sono un coglione.
La maratona è fra 20 giorni precisi. La mia idea è di riprovarci domani ed arrivare almeno a 2 ore e 30, senza forzare, poi 80 minuti giovedì, 60 minuti venerdì, sabato riposo e domenica ultimissimo lungo da tre ore.
A questo punto, a Firenze ci vado comunque, fosse solo per passare un weekend diverso con mia moglie. A seconda di come va questa settimana, la gara sarà una gara oppure un lunghissimo fatto in compagnia e riprovare il tempo magari a Pisa.
Non credo che le ultime 9 settimane d’allenamento siano tutte da buttare: qualcosa ho costruito durante quei 580 chilometri percorsi in questo lasso di tempo. Non posso credere che sia stato tutto inutile.
Domani quindi ci riprovo. Domani si vedrà.
Stay tuned.
I fatti.
Ieri avevo in programma il penultimo lunghissimo, 2 ore e 40 da correre a sensazione. Le sensazioni negli ultimi lunghi (2 ore e 20 per tre volte) mi avevano detto che il ritmo ruotava intorno a 4’37” e 4’42” ne l’ultimo lungo sofferto per causa esterne. La settimana scorsa era andata così così, con sensazioni non proprio buone, ma per ogni uscita negativa, c’era una qualche buona scusa o spiegazione. Venerdì scorso, per vedere se avevo ancora un buon passo nelle gambe, ho fatto 60 minuti a 4’30” di media, con buone sensazioni di corsa e la cosa mi aveva messo di buon umore. Sabato, giornata tranquilla e faccio un cena a base di pesce, con solo una fetta di pane come carboidrati.
Domenica mattina parto per il lungo. Mi preparo e parto. Da subito capisco che non è giornata, già i primi chilometri mi fanno faticare più del dovuto. Parto da casa, scendo verso il tevere, circo massimo, colosseo, via dei fori imperiali, riprendo il lungo tevere e comincio a stare bene, passo ponte milvio, continuo fino all’acquacetosa, la moschea, riprendo la ciclabile di tor di quinto in direzione olimpico, ripasso vicino a ponte milvio e comincio ad avere pensieri negativi, sento che sto faticando troppo, comincio a combattere contro questi pensieri ma arrivato al ponte cavour, dopo circa 25 chilometri, mi fermo. Non ne avevo più. Ho cercato di integrare con un paio di gel presi al 50esimo e 90esimo minuto, ma senza sortir alcun effetto. Ho camminato per un po’, poi ho corricchiato su per il gianicolo per tornare a casa. Giusto per la cronaca, 1 ora e 54 minuti di corsa alla media di 4’38”.
Questo mi dice che l’ alimentazione pre-lungo è fondamentale: associo questa debacle chiaramente alla scarsa assunzione di carboidrati la sera precedente. Se poi si considera che non faccio colazione prima di un lungo, il conto è fatto. Sono partito per un lungo viaggio senza aver fatto il pieno di benzina e mi sono fermato quasi subito. Ormai è ufficiale: più che un runner, sono un coglione.
La maratona è fra 20 giorni precisi. La mia idea è di riprovarci domani ed arrivare almeno a 2 ore e 30, senza forzare, poi 80 minuti giovedì, 60 minuti venerdì, sabato riposo e domenica ultimissimo lungo da tre ore.
A questo punto, a Firenze ci vado comunque, fosse solo per passare un weekend diverso con mia moglie. A seconda di come va questa settimana, la gara sarà una gara oppure un lunghissimo fatto in compagnia e riprovare il tempo magari a Pisa.
Non credo che le ultime 9 settimane d’allenamento siano tutte da buttare: qualcosa ho costruito durante quei 580 chilometri percorsi in questo lasso di tempo. Non posso credere che sia stato tutto inutile.
Domani quindi ci riprovo. Domani si vedrà.
Stay tuned.
Commenti
non mi preoccuperei troppo se domani soffri, hai comunque 25 km di ieri nelle gambe. E se puoi forse è il caso di rimandare l'ultimo magari a lunedì, sono un po' ravvicinati!
In ogni caso Firenze ti aspetta!
Stefano
Se vai senza colazione i giorni prima devi caricare un pò,a volte anch'io faccio lo stesso errore o almeno spero sia quèllo perchè vorrebbe dire aver trovato la causa di alcuni cali sul finale..
se non ti alimenti in un certo modo che lungo volevi fare ???
testa bassa e pedalare...
ciao
Sai quante volte penso " ma chi me lo fa fare" Poi in un lunghissimo, allenamento spesso noisissimo, questa domanda mi rimbalza mille volte nell testa.
Se domenica non era giornata .....fottitene. Ci riprovi e vedrai che verrà come vuoi tu.
Non prendere decisioni affrettate........ vieni a Firenze e fai quello che puoi fare. Sappiamo tutti che tagliare il traguardo di una martona è comunque una grossa soddisfazione. Perchè te ne vuoi privare proprio ora a un passo dal traguardo.
Sabato io dovrei farne un'ultro da 2h e 45'..se ti va batti un colpo.
l'autodistruzione è il destino dell'"amatore"...
ma gnente gnente sei pure daa lazzzzio?
er califfo.
E Luciano è laziale e si tromba Olympia.
er califfo.
Vai, mangia bene e vedrai!