Un post al volo...

Mercoledí 10 dicembre, ora di pranzo. Ne approfitto per scappare dall'ufficio e fare l'allenamento programmato, 4 ripetute da 2 chilometri a 4'20", con recupero attivo a 4'55". Finito il riscaldamento, comincia la pioggia, comincia il divertimento. Ho fatto un totale di 13 chilometri intorno al biscotto e per una volta non mi sono annoiato troppo grazie alle secchiate che venivano giù dal cielo. Prima ripetuta chiusa in 8'43", seconda in 8'42", terza in 8'49", quarto e ultimo a 8'51". I recuperi da un chilometro li ho corsi tutti a 4'45". Il cronometro sembra mostrare un leggero calo nell'ultima ripetuta ma, sinceramente, non l'ho sentito mentre correvo.
Ho finito che ero fradicio, ma contento più del solito. Mentre correvo mi chiedevo se questa contentezza era dovuta più alla corsa o più al running computer. E mi sono risposto subito: questa sensazione di felicità viene unicamente dalla corsa, dai piedi bagnati nelle scarpe, dalla goccia di sudore che ti casca nell'occhio e, quando fa freddo, dal sudore gelato sulla fronte e sui capelli. Quella contentezza in più era dovuta proprio alla pioggia, che rendeva il tutto un pò più complicato, che mi rendeva agli occhi del resto del mondo un pò più pazzo. Tutto il resto è marginale nel raggiungimento del "runner's high", e il cronografo fico rimanere un accessorio e non il fine della corsa.
Con questo passo e chiudo. Domani si riposa e venerdí un bel lunghetto mattutino lungo il tevere cercando di evitare le scacazzate degli uccelli...

Commenti

Furio ha detto…
Bravo! Viva la corsa, anche rubata al tempo se ci rende felici ;-)
GIAN CARLO ha detto…
Gli uccelli stanno diventando una tragedia in quel pezzo di Tevere all'altezza di ponte Sublicio.
SPAGHETTO... ha detto…
CHE FIGATA IL POLAR.........AVESSI 2 MONETE DA PARTE UN PENSIERO CE LO FAREI.......O QUASI QUASI MI SPOSO..SPAGHETTO