Motivazione e abitudine, la nuova piscina e i nuvoloni bianchi

Le ultime settimane sono state abbastanza avare in termini di chilometri ed allenamenti, vuoi per un normale rilassamento post gara, vuoi per necessita' lavorative e viaggi di lavoro, vuoi per passare qualche ora in piu' con la famiglia. Bici e nuoto ne hanno sofferto di piu', perche' la corsa e' il mio primo amore e delle tre discipline, quella che mi da sempre qualcosa in piu' e la corsa, c'e' poco da fare...
Archiviata l'esperienza del lago Kenyir, sto aggiustando la mira per il triathlon olimpico di Bali. In precedenza avevamo programmato con mia moglie di fare insieme lo sprint,, ma nonostante si dedichi quotidianamente alla corsa, nuoto e bici, non se la sente. I progressi sono evidenti e veloci, ma il punto di partenza era molto, molto basso. Mia moglie e' una donna benedetta dalla natura. Nonostante non abbia mai fatto sport in vita sua, e sia sempre stata un buonissima forchetta e golosa di dolci, ha sempre mantenuto un fisico perfetto. Solo che l'eta' avanza e quando passi la quarantina, ti rendi conto che il tuo corpo richiede la tua attenzione, e bisogna passare da uno stato di totale sedentarieta', e quando dico totale intendo totale, ad uno stato attivo. E solo dopo aver raggiunto lo stato attivo puoi cominciare a pensare ad aumentare quantita' e qualita' dell'allenamente e gareggiare. Non credo a quei programmi che ti promettono di portarti dal divano e correre 5 chilometri in appena 2 mesi. Il rischio e' che corsi quei 5 chilometri poi ti rimetti sul divano. Quello che vogliamo e' cominciare a correre (e andare in bici e nuotare e...) e non fermarci piu'. L'obiettivo immediato 'e inutile e forse anche dannoso. La mia dolcissima meta' si sta allenando grazie alla motivazione che e' riuscita a trovare. E la motivazione si alimenta dei piccoli progressi quotidiani in palestra. Ma sappiamo bene che la motivazione e' importante per iniziare, ma per continuare bisogna che l'allenamento diventi un'abitudine. Ancora non ci siamo, ma ci arriveremo.
Tutta questa pappardella per dire che quindi a giugno partecipero' al triathlon olimpico di Bali. Le condizioni non saranno come quelle del Lago Kenyir, avro' un po' d'esperienza in piu' per evitare gli errori commessi e quindi posso sperare in una bella gara.
L'iscrizione l'ho gia' fatta, ora mi serve solo un qualcosina per darmi la giusta carica... il mio polar 800CX ha reso l'anima definitivamente, li mortacci sua, appena 3 anni di vita, avevo deciso di usare il Blackberry ma i programmi usati (runtastic, mapmyrun e simili) non sono buoni, e quindi urge decidere presto se buttarmi su un garmin o continuare con i polar. Dopo 6 anni di polar, un cambio di marca potrebbe essere appropriato...
Questa mattina 14 chilometri a 4'49", poi all'ora di pranzo mi ssono fatto ccirca 800 metri in piscina, allenamento che ho dovuto accorciare causa mal di testa. La buona notizia e' che questa piscina che ho trovato e' olimpionica, vicina all'ufficio e praticamente deserta.
Ora sono in ufficio e guardo fuori, la causa della mia cefalea, cioe' quei grossi nuvoloni bianchi che minacciano pioggia, senza decidersi.
Un saluto da una Jakarta uggiosa.

Commenti

MauroB2R ha detto…
Vai di Garmin 410xt tutta la vita. che lo possiede ne parla benissimo!
Karim ha detto…
Io pensavo al 910xt che e' stato pensato proprio per il triathlon. Ho trovato un rivenditore Garmin qui a Jakarta che andro' a visitare molto presto...
MauroB2R ha detto…
Si si 910!!! Mi son confuso!!!