Di corsa e di musica
Sono alla fine di via ostiense. San Paolo fuori le mura alla mia destra, ponte marconi davanti a me, mancano ancora un paio di chilometri per arrivare a casa, e sono praticamente tutti in salita. Guardo l’ora e sono quasi le sette. Fra meno di 30 minuti arriva lo scuolabus per Maya, quindi devo fare presto. Sono io quello che fa da sveglia a casa e prepara la colazione. Accelero ma temo di non farcela quando l’iPod mi spara “La Locomotiva” versione Modena City Ramblers. Le falcate prendono il ritmo folk della musica. Comincio a cantare, prima piano, poi più forte, e quando vedo la gente alla fermata dell’autobus che mi guarda meravigliata, capisco che sto urlando. Il grande Cisco sta cantando la strofa che dice “corre, corre, corre, sempre più forte, corre, corre, corre, verso la morte!” e io urlo per la strada mentre percorro via grimaldi.
“C’è un pazzo che si è lanciato contro il treno!”, ma c’è anche un pazzo per la strada che corre cantando alle 7 del mattino, e quel pazzo sono io. Che soddisfazione. Ma anche le canzoni più belle ad un certo punto finiscono, e la locomotiva finisce quando comincio a percorrere via dei 4 venti, ancora salita, ma ci sono quasi. L’iPod è in modalità shuffle. Non so che canzone può capitarmi, ma quando sento le prime note, rido da solo... “Pork e Cindy” di Elio, che mi accompagna fino a sotto casa.
21.3 chilometri a 4’40”/ k, facili facili. Il programma era di correre un po’ di meno, 1 ora e 20 minuti, ma certe volte non ci riesci a fermarti e potresti correre all'infinito. Oggi era una di queste volte.
Sono uscito che erano le 5 e 20 precise. La temperatura è quella giusta. Vento non ce n’è. Comincio a scendere verso San Pietro quando sulla mia sinistra vedo una luna immensa vicina all’orizzonte, che appare e scompare tra le case e i campanili ed è tanto luminosa che sembra di essere al tramonto, invece l’alba non è nemmeno cominciata. Decido di andare tranquillo, di non forzare perché non è nei programmi, perché devo cercare di correre al ritmo che terrò durante la maratona, perché domani devo fare un’altra uscita da 1 ora e 20, perché ho un piccolo fastidio dietro la coscia, perché, perché, perché…
Penso che sono le 5 del mattino e sto correndo in mezzo alle strade di una città che a quest’ora si fa ammirare in tutta la sua bellezza e si fa amare. Purtroppo, fra meno di due ore... Penso che qualcuno guardandoci (eh si, non sono il solo a correre a quest’ora…), pensa che siamo ossessionati dalla corsa. E penso che proprio pochi giorni fa, ho letto una bellissima pubblicità che diceva che solo i pigri scambiano la dedizione per ossessione. E penso anche che solo i cinici e i codardi non si svegliano all’aurora (cit.).
Passano i minuti, passano i chilometri, vorrei non fermarmi mai, ma non si può purtroppo, allungo finché posso ma ad un certo punto sono di nuovo a casa. Faccio la colazione per le mie donne che hanno appena aperto gli occhi. Mi lavo, mi vesto, nemmeno il tempo di bere un caffè, che sono giù con Maya ad aspettare lo scuolabus. Al posto della luna c’è un pallido sole, la città si è svegliata, e quasi non mi piace più.
Buone corse!
Commenti
Sei in gran forma, la mara a Firenze te la bevi facile facile. ;-)
PS
Stai da Dio
Cosa vuoi di più! ;)
Ogni tanto un po' di musica ci sta, nei lunghi, quando un ciai tanta voglia, o quando semplicemente ti va.
Tu sei un grande ad alzarti a quell'ora. Te lo ribadisco mentre sto per uscire a correre a quasi 12 ore di distanza!!
Stefano
eheheh.
mai corso con la musica.
er califfo.
Grazie per aver commentato il mio post sul mio blog.