Da Dubai con due palle così...
Un post un po' alla cazzo. Di corsa non parlerò. Mi trovo all'aeroporto di Dubai. Sono arrivato 3 ore fa, e il mio volo è fra altre 7 ore. Da quando sono sbarcato, ho fatto in giro alla business lounge, poi sono sceso a comperare due cosette per le bimbe, ora sono di nuovo nella lounge e mi sto rompendo i coglioni. Potrei lavorare, ma non ho chiuso occhio stanotte ma soprattutto non ne ho voglia. Posso approfittarne per riflettere sul senso della vita, del perché siamo e dove andiamo, ma ho superato i 16 anni e queste domande ormai non me le pongo più. Potrei pormi domande sul senso del mio lavoro, se serve a qualcuno, se contribuisco veramente a realizzare gli obiettivi che ci siamo preposti, ma preferisco non farlo per paura delle risposte che mi darei. Potrei pensare alla maratona, ma ormai, quella a cui m'ero iscritto e che avevo cominciato a preparare l'ho cancellata. Cazzo, non mi rimane proprio nulla a cui pensare. Di sotto c'è un negozio che vende valigie. Mi sono sempre chiesto chi è che si compra delle valigie nel duty free di un aeroporto. Se sono in aeroporto, vuol dire che le valigie già ce le ho. Vendono certi valigioni che anche se uno li compra non se li può nemmeno portare in cabina... mistero. Passa una coppia di signori anziani. Sono di ritorno dalle loro vacanze. Tutti e due sono vestiti uguali, capello da safari, giacchetta color sabbia, pantaloni corti con grosse tasche laterali, calzettoni e anfibi. C'è una coppia di fidanzati seduta di fronte a me. Lui gioca con la playstation, lei manda sms. Da un'ora. Non si sono scambiati una parola, e sono sicuro che sono felici così.
Il popolo degli aeroporti è sempre uguale. In qualsiasi aeroporto di qualsiasi paese incontri sempre le stesse facce. Il businessman annoiato con tre telefonini, netbook, auricolare bluetooth all'orecchio, il frichettone super rilassato con portatile apple che smanetta su facebook, i turisti con la loro curiosità infantile, e il coglione che giudica credendo di essere più furbo o più figo degli altri.
Beh, come dicevo, un post del cazzo. Stasera sarò di ritorno a casa, finalmente. e ricomincerò a scrivere cose più intelligenti. Forse.
Il popolo degli aeroporti è sempre uguale. In qualsiasi aeroporto di qualsiasi paese incontri sempre le stesse facce. Il businessman annoiato con tre telefonini, netbook, auricolare bluetooth all'orecchio, il frichettone super rilassato con portatile apple che smanetta su facebook, i turisti con la loro curiosità infantile, e il coglione che giudica credendo di essere più furbo o più figo degli altri.
Beh, come dicevo, un post del cazzo. Stasera sarò di ritorno a casa, finalmente. e ricomincerò a scrivere cose più intelligenti. Forse.
Commenti
Scherzi a parte, bella la descrizione del popolo degli aeroporti..
ciao
luciano er califfo.