861.9 chilometri all'alba....
Ieri ero incazzato. Verso mezzogiorno, ho pensato "tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti": mi serviva un gigante da abbattere, una montagna da scalare o un lungo da correre. Non avendo un gulliver da picchiare, non abitando sulle dolomiti, ho optato per l'ultima opzione: correre un lungo durante l'ora di pranzo, fregandomene degli orari e di tutto il resto.
In pochi pochi minuti mi sono ritrovato in strada a fare stretching e pensando al giro che avrei fatto. Ho deciso di correre lungotevere fino a raggiungere ponte Milvio e tornare, per un totale di circa 20 chilometri. Non proprio un lungo lungo, ma comunque un chilometraggio di tutto rispetto. Ho poi spento il cervello per non incazzarmi ulteriormente, sono passato al "running mode" (pensa a dove metti i piedi e basta) e sono partito. Purtroppo, subito dopo il ponte duca d’aosta c'erano dei lavori sulla banchina che impedivano il passaggio. Non avendo voglia di proseguire sulla parte di sopra causa traffico eccessivo, mi sono girato e sono tornato indietro. Alla fine, saranno stati 17 chilometri e mezzo a 4’36” di media. Senza spingere, in scioltezza. l'incazzatura non mi era (e ancora non mi è) passata, ma almeno, il riscontro cronometrico mi ha migliorato l'umore e sono riuscito a non uccidere nessuno nel pomeriggio. Di ritorno in ufficio, mi sono iscritto alla Maratona di Roma.
Ebbene si, il motivo dell’incazzatura sta tutto qui, nel fatto che a marzo sarò ancora in Italia e non a godermi la calda atmosfera africana preparando il famoso Lewa Marathon.
Oggi, ho dedicato l’ora di pranzo a rifinire il programma che mi porterà all’appuntamento del 21 marzo con la consapevolezza, la sicurezza e la preparazione per scendere sotto le 3 ore e 20 minuti. Quello è l’obiettivo. Per il momento. Poi, si aggiusterà in corso d’opera. L'allenamento specifico inizierá il 4 gennaio, 5 allenamenti a settimana per un totale di 861.9 chilometri e ben 6 lunghi sopra i 28 chilometri.
Poi, per quanto riguarda il mio mancato trafserimento, va beh, pazienza, ricordiamoci la morale della storia di Antenor
Quante volte ci è capitato di trovarci di fronte a un muro,
quante volte abbiam picchiato, quante volte subito duro,
quante cose nate per sbaglio, quanti sbagli nati per caso,
quante volte l' orizzonte non va oltre il nostro naso,
Quante volte ci sembra piana, mentre sotto gioca d'azzardo,
questa vita che ci birilla come bocce da biliardo,
questa cosa che non sappiamo, questo conto senza gli osti,
questo gioco da giocare fino in fondo a tutti i costi...
e ridiamoci su (tanto, mi tocca restare in Italia, a Roma, non a Bagdad...).
In pochi pochi minuti mi sono ritrovato in strada a fare stretching e pensando al giro che avrei fatto. Ho deciso di correre lungotevere fino a raggiungere ponte Milvio e tornare, per un totale di circa 20 chilometri. Non proprio un lungo lungo, ma comunque un chilometraggio di tutto rispetto. Ho poi spento il cervello per non incazzarmi ulteriormente, sono passato al "running mode" (pensa a dove metti i piedi e basta) e sono partito. Purtroppo, subito dopo il ponte duca d’aosta c'erano dei lavori sulla banchina che impedivano il passaggio. Non avendo voglia di proseguire sulla parte di sopra causa traffico eccessivo, mi sono girato e sono tornato indietro. Alla fine, saranno stati 17 chilometri e mezzo a 4’36” di media. Senza spingere, in scioltezza. l'incazzatura non mi era (e ancora non mi è) passata, ma almeno, il riscontro cronometrico mi ha migliorato l'umore e sono riuscito a non uccidere nessuno nel pomeriggio. Di ritorno in ufficio, mi sono iscritto alla Maratona di Roma.
Ebbene si, il motivo dell’incazzatura sta tutto qui, nel fatto che a marzo sarò ancora in Italia e non a godermi la calda atmosfera africana preparando il famoso Lewa Marathon.
Oggi, ho dedicato l’ora di pranzo a rifinire il programma che mi porterà all’appuntamento del 21 marzo con la consapevolezza, la sicurezza e la preparazione per scendere sotto le 3 ore e 20 minuti. Quello è l’obiettivo. Per il momento. Poi, si aggiusterà in corso d’opera. L'allenamento specifico inizierá il 4 gennaio, 5 allenamenti a settimana per un totale di 861.9 chilometri e ben 6 lunghi sopra i 28 chilometri.
Poi, per quanto riguarda il mio mancato trafserimento, va beh, pazienza, ricordiamoci la morale della storia di Antenor
Quante volte ci è capitato di trovarci di fronte a un muro,
quante volte abbiam picchiato, quante volte subito duro,
quante cose nate per sbaglio, quanti sbagli nati per caso,
quante volte l' orizzonte non va oltre il nostro naso,
Quante volte ci sembra piana, mentre sotto gioca d'azzardo,
questa vita che ci birilla come bocce da biliardo,
questa cosa che non sappiamo, questo conto senza gli osti,
questo gioco da giocare fino in fondo a tutti i costi...
e ridiamoci su (tanto, mi tocca restare in Italia, a Roma, non a Bagdad...).
Commenti
Gian Carlo: ne deve passare di asfalto sotto ai miei piedi prima di batterti!
ps. ma la bw di fiumicino no...?
Insane: più che l'incazzo, confido nell'allenamento serio e costante: quest'ultima variabile mi mette un pò di preoccupazione, perché tra bimbe, lavoro e missioni, sono quasi sicuro di non riuscire a seguire il programma come si deve...