Juba, Sud Sudan, colera e pasta alla norma
Juba, Sud Sudan.
Il cielo africano sopra la mia testa dopo tanto, troppo tempo. Mi sento a casa
da quando ho posato i piedi a Nairobi, la contrattazione con il tassista per la
corsa in citta’, il mio swahili embrionico alla reception dell’albergo, la mia
birra solitaria al Gypsie’s di Westland. Poi l’ultimo tratto verso la mia
destinazione finale, dove arrivo dopo nemmeno due ore di volo. Juba. Guerra
civile contro il nord per 40 anni, l’indipendenza, lo stato piu’ giovane del
mondo, divisioni etniche, nuova guerra, rifugiati, morti, crisi umanitaria, ed
eccomi qui. Sono sistemato dentro la casa delle Nazioni Unite, nome ambizioso
dove si trovano appena due agenzie, le altre avendo preferito di starsene per i
cazzi loro in altre zone della citta’. La UN House e’ un grande compound, dove
ci sono i nostri uffici, e delle case nelle quali abitiamo. Il tutto dentro una
grande area recintata, dentro la quale ci sono un gran numero di rifugiati. Per
il momento, le mie giornate sono dentro l’ufficio, riunioni in citta’, giri nei
nostri magazzini. Si lavora sempre, sabato e domeniche inclusi. Nelle case l’acqua
che esce dai rubinetti e’ marrone. E puzza. C’e’ un’epidemia di colera in citta’
da qualche giorno. Coprifuoco alle 9, ma conviene stare a casa al massimo alle
7. Serate con i vecchi amici dei tempi della Somalia e di Roma e altre emergenze, tra birre,
pasta alla norma, risotto ai porcini, vecchie storie, grandi risate.
Sono contento,
quasi felice. L’unica cosa che mi manca e’ la mia famiglia. La sera alzo la
testa e vedo le stelle. Mi ero scordato di come erano fatte...
Piscine purtroppo
sono difficilmente accessibili. La bici purtroppo e’ lontana. Mi resta la
corsa. Da quando sono arrivato, tre corsette per un totale di quasi 30
chilometri. Corro nel compound, intorno al campo dei rifugiati sudanesi, poi
verso quello dei rifugiati somali e eritrei. Un paio di giri, circa 10
chilometri. Fa abbastanza fresco, piove spesso.
Per ora e’ tutto
da Juba. Passo e chiudo.
Commenti
cavolo fratè, ti sentirai pure a casa ma vedi de sta 'ncampana
Buone cose.
A presto :)