Riflessioni d'autunno
Tutti noi corriamo in funzione di un obiettivo che ci prefissiamo. Questa è la differenza fondamentale tra un runner e un jogger. Abbiamo il nostro obiettivo e moduliamo i nostri allenamenti e facciamo le nostre tabelle per arrivare nella forma migliore a quell’appuntamento. Mesi e mesi d’allenamenti in tutte le possibili condizioni atmosferiche, tutti finalizzati a quella gara. Nei nostri blog mettiamo dei countdown, sul display dell’orologio facciamo lo stesso (chi ha un polar almeno…), alzatacce e allenamento massacranti che giustifichiamo con una semplice data.
Oggi, io mi trovo in una situazione mai sperimentata prima. Corro senza obiettivo, ci sarebbe Firenze a fine novembre, ma… Mai come in questo periodo ho provato godimento puro nella corsa. Mi alzo al mattino presto, anche di domenica, mi sciroppo 36 chilometri, faccio ripetute, lenti, progressivi e altro senza la motivazione data da una gara. Non so quanto durerà, ma finché durerà ne approfitterò. Questo quindi in qualche modo mi autorizza a stravolgere gli allenamenti programmati (a che fine?), come mi è successo questa mattina. Avevo in programma 2 chilometri lenti (intorno a 5’), 10 da fare a ritmo medio (4’30”) e 2 chilometri finali lenti. Mi sveglio come al solito alle 6 e alle 6 e 30 comincio il mio lavoretto. Il primo chilometro se ne va intorno a 5’. Al secondo ero già a 4’24”. Ho pensato, sti cazzi, adesso voglio divertirmi, e così è stato per davvero. Ho aumentato il ritmo correndo i successivi 10 chilometri con una media di 4’07” (tutti intorno a 4’10”-4’20”, un paio a 3’35”-40”), per poi chiudere l’allenamento con un chilometro e rotti a 4’46” in salita (Via Dandolo). Ogni singolo passo di questo allenamenti è stato divertente e ad ogni singolo passo mi sembrava di diventare sempre più bambino. La stessa cosa mi succede durante i lunghi domenicali. Mi piacciono così tanto che ne ho fatto sopra i 30 chilometri nelle ultime 3 settimane.
Non so se mi iscriverò a Firenze, ho paura di rompere questa sorta di incantesimo. Per il momento vado avanti così alla cazzo, poi vedrò. Tempo fa presi una sbandata per il triathlon, ma oggi, quando sogno, sogno di correre, non di fare l’Ironman. Il triathlon mi attira e sono sicurissimo che l’anno prossimo mi ci cimenterò, ho anche una data ed un luogo certo (Bintan triathlon il 26 e 27 maggio 2011, sprint e distanza olimpica). Ma non posso e non voglio negare che oggi come oggi la corsa rimane la mia prima scelta.
Buone corse!
Oggi, io mi trovo in una situazione mai sperimentata prima. Corro senza obiettivo, ci sarebbe Firenze a fine novembre, ma… Mai come in questo periodo ho provato godimento puro nella corsa. Mi alzo al mattino presto, anche di domenica, mi sciroppo 36 chilometri, faccio ripetute, lenti, progressivi e altro senza la motivazione data da una gara. Non so quanto durerà, ma finché durerà ne approfitterò. Questo quindi in qualche modo mi autorizza a stravolgere gli allenamenti programmati (a che fine?), come mi è successo questa mattina. Avevo in programma 2 chilometri lenti (intorno a 5’), 10 da fare a ritmo medio (4’30”) e 2 chilometri finali lenti. Mi sveglio come al solito alle 6 e alle 6 e 30 comincio il mio lavoretto. Il primo chilometro se ne va intorno a 5’. Al secondo ero già a 4’24”. Ho pensato, sti cazzi, adesso voglio divertirmi, e così è stato per davvero. Ho aumentato il ritmo correndo i successivi 10 chilometri con una media di 4’07” (tutti intorno a 4’10”-4’20”, un paio a 3’35”-40”), per poi chiudere l’allenamento con un chilometro e rotti a 4’46” in salita (Via Dandolo). Ogni singolo passo di questo allenamenti è stato divertente e ad ogni singolo passo mi sembrava di diventare sempre più bambino. La stessa cosa mi succede durante i lunghi domenicali. Mi piacciono così tanto che ne ho fatto sopra i 30 chilometri nelle ultime 3 settimane.
Non so se mi iscriverò a Firenze, ho paura di rompere questa sorta di incantesimo. Per il momento vado avanti così alla cazzo, poi vedrò. Tempo fa presi una sbandata per il triathlon, ma oggi, quando sogno, sogno di correre, non di fare l’Ironman. Il triathlon mi attira e sono sicurissimo che l’anno prossimo mi ci cimenterò, ho anche una data ed un luogo certo (Bintan triathlon il 26 e 27 maggio 2011, sprint e distanza olimpica). Ma non posso e non voglio negare che oggi come oggi la corsa rimane la mia prima scelta.
Buone corse!
Commenti
io faccio pochissime competitive ma mi alleno ugualmente con regolarità per tutto l'anno;
non seguo tabelle ma diversifico i lavori per non annoiarmi;
correre mi piace e mi diverte;
mi considero runner solo perchè non trovo una traduzione italiana che si adatta a tutte le sfaccettature che la parola "runner" nasconde
Alla fine la data obbiettivo è una farsa, una scusa.
L'unico vero obbiettivo è correre perché ci piace e ci fa stare bene.
PS
Se andro' a Pescara è proprio perchè sono in una fase che qualcosa fa crack.
PPS
Con l'allenamento che hai non avresti problemi a correre Pisa per diletto con me... tu pensaci. E' economica + di Firenze e alle piccole Piazza dei Miracoli piacerebbe davvero.
Questo perché non ho pressioni psicologiche, non devo competere con nessuno se non con me stesso e allora mi diverto a tirare.
Quando fissi l'obbiettivo l'allenarsi diventa una routine a volte pericolosa psicologicamente ma dipende dalla personalità, vedi RB o Mauro.