Del Modello M e di ripetute
Non sono sempre stato ateo. Quando ero piccolo, i miei genitori ci diedero libertà di scelta, essendo mio padre mussulmano e mia madre cattolica. Vivendo comunque in un contesto cattolico, e complice un maestro di religione che sembrava gesù cristo, era normale che mi avvicinassi alla religione cattolica, diventando un fervente credente, facendomi battezzare e cresimare a circa dieci anni compiuti, quindi una scelta consapevole e adulta…
Poi sono cresciuto, sono andato all’università, e gli studi scientifici, oltre alla scoperta dell’alcol, delle donne e delle botte, mi hanno rivelato che potevano esserci risposte diverse a quelle domande la cui unica risposta, fino a quel momento era “dio”. Da dove veniamo? Chi ha creato l’universo?
Dio è piano piano svanito dalla mia vita, senza rimpianti, consapevole che la risposta a tutte queste domande c’era, e non era quella che mi avevano insegnato da piccolo. Qualche mese fa, in una libreria di fiumicino, prima di prendere un aereo per andare chissà dove (Cambogia, credo), ho acquistato l’ultimo libro di Stephen Hawking, “Il grande disegno”, sottotitolato, “perché non serve dio per spiegare l’universo”. Per sommi capi, nei secoli, sono stati i filosofi a cercare di dare risposte alle domande di cui sopra, ma con il progredire della scienza, questo compito lo hanno assunto gli scienziati, in particolare i fisici, che con le loro scoperte davano risposte basate sull’osservazione e il ragionamento, spingendo quindi sempre più in là le domande a cui l’unica risposta è “dio”. Oggi pare che siamo arrivati ad una svolta, siamo ad un passo di scoprire la teoria ultima, la teoria del tutto,il Modello M, quello che tutto può spiegare, senza mai tirare in ballo “dio”.
Ho divorato questo libro in un attimo, ad ogni pagina mi sembrava di scoprire nuove cose, come è nata la dimensione temporale, lo spazio tempo, i multiversi, le storie parallele, tutte cose lette qua e là con superficialità, spiegate in una maniera illuminante. Ogni pagina, un’esclamazione tipo “cazzo…”, “porca puttana”, etc… In poche parole, una vera goduria per la mente. Una lettura per niente facile, concetti difficilissimi da capire, da visualizzare, anche se Hawking ci prova in tutte e maniere. Ma come fai a capire, per esempio, che in questo momento noi stiamo vivendo in un mondo ad undici dimensioni. Noi ne vediamo tre, più il tempo, le altre 7 dove cazzo stanno? Il libro ti spiega che l’universo è fatto a stringhe e dentro queste stringhe attorcigliate si nascondo le altre dimensioni. Facile, ma cosa cazzo vuol dire?
Poi ci sono dei passaggi semplicemente favolosi. Quando si parla dell’universo e della sua creazione, si parla del big bang e quindi il momento in cui tutto è cominciato. Alla domanda di cosa c’era prima del big bang, nessuno sa dare una risposta, tranne la più ovvia, dio. Ebbene, no, la domanda di cosa c’era prima semplicemente non ha senso, perché prima del big bang, la dimensione temporale non era tale, quindi non c’era un “prima”. Si, difficile da capire, e soprattutto da spiegare, ma vi assicuro che leggendo il libro si intuisce che ha un senso.
Il libro l’ho divorato in un attimo. Poi l’ho posato sul comodino e l’ho riletto di nuovo e mi sa che lo rileggerò ancora perché sono troppi i punti che ancora non mi sono chiari.
Parlando di cose più serie, oggi 7 ripetute da mille tutte corse tra 3’51” e 3’55”, al biscotto, di mattina. 3.8 chilometri lenti all’inizio, un paio alla fine. Recupero di 2’, qualcuno correndo, qualcun altro da fermo, c’era un’umidità pazzesca.
Domani bici, venerdì un'oretta di corsa lenta e domenica Ostia. A volte penso che se fossi ricco, starei sempre a correre.
Buone corse.
E godetevi l'orchestra baobab, 5 minuti del vostro tempo per sentirvi meglio tutto il giorno...
Poi sono cresciuto, sono andato all’università, e gli studi scientifici, oltre alla scoperta dell’alcol, delle donne e delle botte, mi hanno rivelato che potevano esserci risposte diverse a quelle domande la cui unica risposta, fino a quel momento era “dio”. Da dove veniamo? Chi ha creato l’universo?
Dio è piano piano svanito dalla mia vita, senza rimpianti, consapevole che la risposta a tutte queste domande c’era, e non era quella che mi avevano insegnato da piccolo. Qualche mese fa, in una libreria di fiumicino, prima di prendere un aereo per andare chissà dove (Cambogia, credo), ho acquistato l’ultimo libro di Stephen Hawking, “Il grande disegno”, sottotitolato, “perché non serve dio per spiegare l’universo”. Per sommi capi, nei secoli, sono stati i filosofi a cercare di dare risposte alle domande di cui sopra, ma con il progredire della scienza, questo compito lo hanno assunto gli scienziati, in particolare i fisici, che con le loro scoperte davano risposte basate sull’osservazione e il ragionamento, spingendo quindi sempre più in là le domande a cui l’unica risposta è “dio”. Oggi pare che siamo arrivati ad una svolta, siamo ad un passo di scoprire la teoria ultima, la teoria del tutto,il Modello M, quello che tutto può spiegare, senza mai tirare in ballo “dio”.
Ho divorato questo libro in un attimo, ad ogni pagina mi sembrava di scoprire nuove cose, come è nata la dimensione temporale, lo spazio tempo, i multiversi, le storie parallele, tutte cose lette qua e là con superficialità, spiegate in una maniera illuminante. Ogni pagina, un’esclamazione tipo “cazzo…”, “porca puttana”, etc… In poche parole, una vera goduria per la mente. Una lettura per niente facile, concetti difficilissimi da capire, da visualizzare, anche se Hawking ci prova in tutte e maniere. Ma come fai a capire, per esempio, che in questo momento noi stiamo vivendo in un mondo ad undici dimensioni. Noi ne vediamo tre, più il tempo, le altre 7 dove cazzo stanno? Il libro ti spiega che l’universo è fatto a stringhe e dentro queste stringhe attorcigliate si nascondo le altre dimensioni. Facile, ma cosa cazzo vuol dire?
Poi ci sono dei passaggi semplicemente favolosi. Quando si parla dell’universo e della sua creazione, si parla del big bang e quindi il momento in cui tutto è cominciato. Alla domanda di cosa c’era prima del big bang, nessuno sa dare una risposta, tranne la più ovvia, dio. Ebbene, no, la domanda di cosa c’era prima semplicemente non ha senso, perché prima del big bang, la dimensione temporale non era tale, quindi non c’era un “prima”. Si, difficile da capire, e soprattutto da spiegare, ma vi assicuro che leggendo il libro si intuisce che ha un senso.
Il libro l’ho divorato in un attimo. Poi l’ho posato sul comodino e l’ho riletto di nuovo e mi sa che lo rileggerò ancora perché sono troppi i punti che ancora non mi sono chiari.
Parlando di cose più serie, oggi 7 ripetute da mille tutte corse tra 3’51” e 3’55”, al biscotto, di mattina. 3.8 chilometri lenti all’inizio, un paio alla fine. Recupero di 2’, qualcuno correndo, qualcun altro da fermo, c’era un’umidità pazzesca.
Domani bici, venerdì un'oretta di corsa lenta e domenica Ostia. A volte penso che se fossi ricco, starei sempre a correre.
Buone corse.
E godetevi l'orchestra baobab, 5 minuti del vostro tempo per sentirvi meglio tutto il giorno...
Commenti
Ma il caffè a Ostia lo paghi tu!
che il divertimento sia con voi
Kaiale, messaggio ricevuto, sarai nei nostri pensieri alla partenza!
Luca, ovvio! Secondo Hawking, con la teoria M dovremmo essere in grado di spiegare tutto, ma proprio tutto, anche il perché in questo momento sto scrivendo al computer e non sto al mare... basterebbe un computer con un processore capace di fare qualche miliardo di miliardo di operazioni al secondo...
e se dio è l'esistenza stessa (yogi), allora chiamarlo "dio" mi sembra un insistere ossessivo, un non volere a tutti i costi rinunciare a una parola di cui si è inconsciamente schiavi.
perchè logica prevede che a una parola distinta corrisponda un oggetto distinto.
karim, se vuoi approfondire il problema, oltre ai libri di fisica leggi anche qualcosa di psicoanalisi.
luciano er califfo.
Yó, visti su IBS... quasi quasi...
A me, da piccolo, mi costringevano ad andare in chiesa ma già ai tempi, RAGIONANDO, capivo che c'era qualcosa che non tornava, non mi andava di credere ciecamente solo perchè alcune domande non avevano risposte..e che ora piano stiamo iniziando a dare.
mia moglie più che credente è tradizionalista e se un domani avremo figli li vorrà battezzare...altra grande, secondo me, cazzata dei cattolici che pensano di poter imporre fin da subito un "marchio" senza che nessuno glielo abbia chiesto.
Libri..segnati tutti, vedremo di riuscire a leggerli tutti. :-)
Se vogliamo mettere altra carne al fuoco, aggiungerei i libri di dawkins, specie "L'illusione di Dio", qualcosa di Odifreddi, "Perché non sono cristiano" di Bertrand Russell, e soprattutto il libro che ti fa percepire meglio di tutti l'assurdità del concetto di dio, "Il vangelo secondo gesù cristo" di José Saramago, che gli valse il nobel e la scomunica.
Sono teorie della fisica che rasentano la filosofia perciò più si fanno passi avanti più non si capisce ... e un po' un cane che si morede la coda, più sai più capisci di non sapere.
Anch'io sono ateo. Attenzione! ateo non agnostico, altrimenti darei adito all'esistenza della teiera nello spazio!
la sai la storia della teiera? un giorno lo racconterò :)
Ps. ho letto anch'io i libri segnalati da Stefano proprio simpatici.
al fine di comprendere come si formino questi simboli è utilissimo leggere uno dei casi clinici di freud: "il caso schreber".
le madri dei miei figli li hanno voluti battezzare (già grandi), non mi sono opposto (hanno pagato loro e non ci sono andato), per me possono pure andare in chiesa, me ne sbatto.
tanto anche cartoni animati e playstation sono religioni... non c'è scampo.
luciano er califfo.
azzo...quindi anche lo sport, come playstation e cartoni animati, è una religione. quindi, volendo o no, siamo tutti religiosi vuoi dire?
non ci avevo mai pensato...non in questo modo almeno..
C'è stata una disputa non indifferente a casa mia. Alla fine per non creare pregiudizi nei loro confronti e "vaccinarle" abbiamo deciso di farle fare tutte ste minchiate ... tanto poi da grandi faranno quel cavolo che gli pare.
@Stefano: mannaggia a te!
Tosto, nel caso di Hawking, sei consapevole che stai per capire, ci sei quasi, poi ti arrendi. Almeno così succede a me. Sono sicuiro che alla terza rilettura...
Io ho fede, e non si chiama Emilio!!
per me tutto ciò che ti estrania dal mondo reale è religione. un film è religione, un romanzo è religione... in questo senso siamo bombardati da prodotti religiosi costantemente.
forse anche lo sport, ma per lo meno fa bene al corpo e non è un simbolo allucinatorio.
voglio specificare una cosa molto politicamente scorretta. siccome io apprezzo la materia e per me religione è lo scollamento dalla materia, preferisco la chiesa-struttura (molto materiale, infatti rubano e scopano) a chi "crede in qualcosa", quest'ultimo può essere più malato di un prete.
il cattolicesimo non è la peggior religione possibile, la sua tipica ipocrisia è il suo maggior PREGIO... cioè fra il predicare bene e il razzolare male, è più malato il predicare bene.
se uno dice che il sesso è male e poi scopa, io lo condanno perchè dice che è male, non perchè scopa.
ma se dice che è male e poi non scopa, lo condanno mille volte di più.
meglio un bugiardo di un malato!
luciano er califfo.