Ultime considerazione pre IM
Luglio a Nairobi
evoca immagini di cielo coperto, pioggia, camino acceso, coperte masai per
riscaldarsi. Quest’anno no. Sará per il cambiamento climatico, sará che é
semplicemente un anno diverso, ma fa caldo, non piove e la sera ceno in
giardino guardando le stelle.
10 giorni all’alba.
Sono pronto come potrebbe esserlo uno che fino ad oggi ha nuotato, pedalato e
corso per piú di 340 ore in sei mesi. Il mio stato di forma si é visto circa
dieci giorni fa. Il programma prevedeva 3 ore di bici easy. Parto per il mio
solito giro, discesa lenta verso il centro cittá, quindi salita di circa 25
chilometri fino a Kikuyu, discesa, quindi piattone sulla Mombasa road fino all’aeroporto
e ritorno a casa, con un intermezzo di strada sbagliata, completamente
dissestata dove andavo praticamente a passo d’uomo per 3-4 chilometri. Tutto il
percorso l’ho fatto senza andare mai in affanno, neanche sulle salite piú
ripide. Stavo bene e pedalavo senza difficioltá, easy appunto. Sul piattone
vedo che vado a 45-47 km/ora fissi. Penso che forse é un falsopiano in discesa
con vento a favore. Quando giro per tornare indietro, sono sui 50 all’ora. Senza
essere in scia. Alla fine, la media finale sara’ di 34.4 km/ora, 106.6 chilometri
in 3 ore e 6 minuti. A casa, il tempo di una doccia ed ero fuori a fare la
spesa e cominciare la mia giornata.
Non so se sono
pronto, ma sono certo che non avrei potuto fare di piú. Alla fine, un
infortunio piccolo si é manifestato nella forma di una contrattura alla coscia
destra. Ho saltato diversi allenamenti in questi ultimi giorni, ridotto in
intensitá quelli che ho fatto e domani vedró un fisioterapista di quelli bravi
per un leggero massaggio. Il dolore c’é sempre, leggero ma presente. Se pedalo
non mi da fastidio, se corro piano nemmeno ma so che aumenterebbe nel caso
dovessi spingere.
Comunque, quello
che c’era da fare é stato fatto, non ho nulla da rimproverarmi e domenica 28 saró
pronto a tuffarmi nel Binnen Alster consapevole delle mie capacitá. Non voglio
fare previsioni sui tempi o sulla gara e a dire il vero, il risultato finale m’interessa
relativamente. Quello che mi é piaciuto da morire é stato il viaggio intrapreso
che mi ha portato fin qui. Ho goduto ogni mattina alzandomi alle 5 o anche alle
3. Svegliarmi per allenarmi era svegliarmi con il sorriso, sempre. Mi sono
tuffato in piscina alle 6 del mattino e mi sono messo sui rulli anche alle 4
del mattino, a volte anche prima, con il sorriso, felice di fare quello che
facevo.
Senza esagerare,
sono stati 6 mesi di felicitá. Un viaggio durato appunto 340 ore, che finirá ad
un certo punto domenica 28 luglio.
Forse attraversando
il traguardo dell’Ironman, forse fermandomi prima, non lo so e, come dicevo
prima, mi interessa relativamente. Certo, passare quel traguardo alzando le
braccia al cielo sarebbe una bellissima ciliegia sulla torta, ma se non dovesse
succedere, non me la prenderei nemmeno tanto perché un’eventuale ritiro non
cancellerebbe nemmeno uno di quei sorrisi stampati in faccia in questi ultimi
sei mesi.
E dopo un meritato riposo, non vedo l'ora di ricominciare.
Certo, l’allenamento mi ha un po’ provato....
Commenti
ci sentiamo in settimana per la tattica di gara, e quando passerai sotto il traguardo avrai 50 anni in meno (rispetto alla foto) ;)