The weekend

La famiglia è lontana, in vacanza in Calabria, mentre io sono rimasto solo quassù in città. Ho più tempo a disposizione per me, tempo che dedico quasi esclusivamente all’allenamento. Ero partito bene, con nuotatine mattutine e corsa/bici il pomeriggio dopo lavoro. Ma un coltello poco affilato la pensava diversamente quando ha deciso che la pelle del pomodoro era troppo liscia, mentre quella mia era perfetta per farsi un tuffo. Ho rimediato un bel taglio profondo al pollice e ho preferito lasciare perdere il nuoto per permettere al taglio di rimarginarsi ed evitare possibili infezioni. Ho continuato però con corsa e bici approfittando della palestra molto ben equipaggiata dell’albergo. Ho i miei rulli in stanza, ma fanno un casino tale che mi allenavo con l’ansia che qualcuno si sarebbe lamentato. La palestra dispone di cyclette che non sono affatto male e che permettono di effettuare gli allenamenti bike come se fossi sui rulli. Bisogna adattarsi a non disporre di un cambio come sulla bici ma parte questo, nessun problema. Per la corsa, ci sono diversi tapis roulant che ho cominciato ad usare invece di correre fuori. Il tempo di merda che ci perseguita non invoglia molto alla corsa, e quindi i tapis diventano una validissima alternativa. Ho eseguito un paio di allenamenti di ripetute e mi sono trovato molto bene. Da notare che i tempi che mi da il garmin sono completamente diversi da quelli della macchina. Sui ritmi lenti di recupero, sui 5’10”-5’20”/km, la differenza è minima, ma quando aumento a 4’10”-4’20”/km, i tempi del garmin sono completamente sballati, attestandosi interno a 5’-5’05”. 
E dopo la settimana lavorativa, finalmente il weekend, sex, drugs and rock’n’roll… La mia drug è lo sport, ma più di un’ora o due al giorno non ne faccio. Rock’n’roll, oh yes, a palla, ma non riesce a coprire il silenzio intorno a un family man senza la sua family, e per quanto riguarda il sex, appunto, quello di un family man senza la sua family. È durante i weekend da solo che ci si rende conto quanto indissolubile sia diventato quel legame con quella donna che hai conosciuta che eravate bambini, e con quelle bambine che si, ti rompono i coglioni, ma che ti danno un amore talmente incondizionato che non te lo spieghi e che credi di non meritarti nemmeno. A volte penso che non sarebbe male essere come certi miei colleghi scapoli, che hanno donne in ogni città e la notte tirano tardi tra musica, alcol e puttane. Ma è un pensiero che dura pochi secondi. La vita da debosciato l’ho fatta e mi sono anche divertito e forse mi divertirei ancora. Ma dovrei rimparare a bere e ho la sensazione che se mi comportassi oggi in discoteca come vent’anni fa farei la figura del vecchio bavoso che importuna la gente, forse chiamerebbero la polizia. Meglio evitare…
Finalmente il weekend, dicevo, la mancanza della famiglia diventa quasi insostenibile, cerco di svegliarmi un po’ più tardi, farò un po’ di sport, la spesa, mi cucinerò qualcosa, mi farò un pisolino, leggerò, guarderò la televisione, ma già so che a fine giornata avrò una sensazione di aver buttato via il tempo. Una giornata senza di loro è una giornata senza senso, inutile girarci intorno…


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