L'approccio logico alla 100 chilometri del Sahara

La nostra vita è composta da progetti, con obiettivi e risultati da raggiungere, anche se non ce ne rendiamo sempre conto. Ogni volta che ci poniamo un obiettivo, pensiamo alla migliore strategia da seguire, ai possibili imprevisti, ai costi che dovremo sostenere, ai rischi che ci sono, alle cose da fare. A volte lo facciamo inconsciamente, a volte no. Questo si applica anche alla corsa e agli obiettivi podistici che ci poniamo.
Io, di lavoro, faccio questo, applicato però alle emergenze. Quando c’è un’emergenza, il mio compito è di verificare che la risposta che stiamo dando sia quella giusta, che gli obiettivi che ci poniamo sono rilevanti e raggiungibili, che i risultati siano appropriati, che le attività che andremo a fare ci permetteranno di raggiungere veramente i risultati sperati. Questa sequenza deve seguire una certa logica, cioè, l’implementazione delle attività deve portare al raggiungimento di un certo numero di risultati, e i risultati raggiunti devono condurre al raggiungimento dell’obiettivo specifico che a sua volta contribuisce al raggiungimento di un obiettivo generale. Ovviamente, non è detto che grazie alle nostre attività raggiungeremo i nostri obiettivi, perché ci sono dei fattori esterni che non possiamo controllare e che possono avere un impatto sul nostro lavoro. Questi fattori esterni vanno tenuti in considerazione e vanno anche monitorati perché costituiscono un fattore rilevante per il nostro progetto. Un altro fattore importante da tenere in considerazione sono i cosiddetti “stakeholders”, cioè tutte quelle persone o organizzazioni o associazioni che in un modo o nell’altro saranno influenzati dal progetto, sia in negativo che in positivo. Anche questo può avere un grande impatto sul progetto.
Per mettere insieme tutte queste cose e valutarle nel loro insieme, fu inventato negli anni 60 il cosiddetto “quadro logico”, una semplice matrice 4 per 4, che indica, da sinistra verso destra, la logica d’intervento, gli indicatori, le fonti di verifica e infine i fattori esterni. Su questa base si possono poi calcolare le risorse che serviranno per l’implementazione del progetto, la fattibilità, il piano di lavoro e altri strumenti utili. Utile sapere che il quadro logico fu inventato dagli americani durante la guerra del Vietnam. A questo punto avrete dei grossi dubbi sulla sua validità, e non potrei biasimarvi. Questo strumento viene usato ormai da almeno un paio di decenni anche nel mondo della cooperazione per l’identificazione e formulazione di progetti di sviluppo e di emergenza ed è per questo motivo che ho imparato a conoscerlo e ad usarlo.
Arrivati a questo punto, qualcuno si chiederà perché vi sto tritando i coglioni con questa bellissima teoria. E vi rispondo subito. Perché in questi giorni ho deciso di applicare questo strumento alla nuova avventura che ho intrapreso, e che culminerà con la 100 chilometri del Sahara. Ho deciso di affrontare quest’avventura come se fosse un progetto, il cui obiettivo specifico sarà di essere “a marzo 2012, nelle condizioni fisiche e mentali giuste per affrontare la 100 chilometri del Sahara classificandosi tra i primi 40 partecipanti”. Per raggiungere quest’obbiettivo, ho identificato 5 componenti:
- La componente fisica, cioè il rafforzamento della muscolature generale del corpo in modo tale da poter affrontare senza troppo stress le condizioni difficile del Sahara;
- La componente corsa, cioè aumentare la resistenza e la capacità di recupero;
- La componente mentale, cioè allenare la mente a superare momenti di crisi, sia durante la corsa che durante l’allenamento;
- La componente prevenzione infortuni, cioè riuscire, con esercizi specifici, massaggi e altro, a prevenire i più comuni infortuni;
- La componente alimentare, cioè mangiare in modo sano ed equilibrato in modo da raggiungere e mantenere il mio peso forma (65/66 Kg).
Per ognuna di queste componenti ho sviluppato un certo numero di attività/esercizi, gli indicatori, i cosiddetti “Milestones” (le pietre miliari), le risorse che mi serviranno e il piano di monitoraggio del quadro logico. Il resto nei prossimi post.
Fino ad ora, sto seguendo abbastanza bene quanto programmato. Nelle ultime due uscite di corsa sono finalmente riuscito a scendere sotto la fatidica soglia dei 5’/k. Domenica, a Villa Pamphili, ho fatto 11 chilometri a 4’53”/k e questa mattina la stessa distanza a 4’47”/k, correndo in maniera rilassata. Il tendine non si fa sentire e questa è la notizia migliore. Dalla settimana prossima comincerò ad aumentare progressivamente le sedute di corsa lenta, sia per quanto riguarda la durata che il numero di sedute settimanali (ora 3 o 4, dalla settimana prossima 4 fisse). Ogni due giorni faccio esercizi di pesi e ginnastica di 45-50 minuti, con progressi evidenti sul fisico (anche se mia moglie non se ne accorge…) e sulla forza complessiva. Per esempio, due settimane fa riuscivo a malapena a fare 5 trazioni alla sbarra di seguito e per non più di due serie. Questa mattina ne ho fatte una ventina in totale. Sono soddisfazioni (un “milestone” che mi sono prefissato è fare 40 trazioni di seguito entro dicembre 2011).
Passo e chiudo. Buone corse!
Commenti
Intanto sto facendo gare da 10km fuori Roma, così si corre in pochi e tranquilli. Pensa che domenica sono partito sotto il gonfiabile... Ma sono rimasto appeso alla salita finale con pendenza del 12%.
Mi raccomando, ricorda; gli allenamenti non sono una gara. Vai tranquillo e arriverai pronto...
Un post molto interessante. Qualcosa da imparare e spiegato anche bene tanto da stimolare la voglia di approfondire di più.
Sul metodo! non sulla Corsa.....quella te la farai tu. Nel Sahara per ora non ci voglio andare.
Però trovo interessante affrontare un progetto con quest'approccio globale. Non solo tabelle di allenamento ma uno studio di tutti i fattori.
Fico!!!
Stefano Old Boy, aspetta di vedere il prodotto finale! Ci sto lavorando. Poi magari lo pubblico. E divento ricco!
Ma, non che voglia menar gramo, ma sul fattore sabbia come la mettiamo? Qualche lavoretto per abituarsi, per gestire le ghette? Così eh, a me vien male solo al pensiero... per ora.
RB, entro i primi 30? Azz... Dalla tua hai un'esperienza e una capacità straordinaria di gestirti, cosa che a me manca totalmente.
Lucca è il 22 o 23 ottobre, anch'io la stavo valutando ma non so ancora.
Sarà interessante seguire i tuoi sviluppi, soprattutto in termini di "tenuta mentale" che reputo fondamentale per poter tener fede al programma che hai stilato.
In bocca al lupo, Karim :)
Mi sembri bello carico, andrà benone.
A Karim e Web Runner: venite anche voi a Lucca, non fatemi correre da solo. karim, è la volta buona che fai un buon tempo se vieni... :))