I’m going slightly mad…



Sono dieci giorni che sono fermo, le gambe mi fanno male, piangono che vogliono correre e quanto vorrei accontentarle, invece sono ancora fermo con le quattro frecce e aspetto, rosico e aspetto, mi sono messo il cuore in pace ma continuo a rosicare e sto diventado pazzo. Non potendo correre, leggo di corsa, di infortuni, di ripresa e di cazzi vari relativi alla corsa.
Come ho corso in queste ultime settimane non ho mai corso. Correvo semplicemente da dio (per i miei standard ovviamente). Qualche post fa, vi chiedevo di chiedermi se ero felice per aver fatto circa 30 chilometri a 4’34” (e un po’ ero deluso a dire la verità). Poi ho guardato meglio, e i 30 li avevo fatti a 4’24” che rispecchia meglio lo stato di forma che avevo.
Stavo esplorando una dimensione nuova nella quale non ero mai arrivato. Correvo veloce e non me ne accorgevo. All’inizio credevo fosse un difetto del GPS, ho controllato e ricontrollato e incrociato dati da diverse fonti ma niente, andavo semplicemente più veloce di quanto mi sembrava. Ogni allenamento, ogni corsa era una scoperta, un andare facilmente oltre i limiti che avevo raggiunto in precedenza con tanta fatica. Per esempio, un paio d’ anni fa avevo fatto il PB sulla mezza durante una Roma-Ostia, in 1 ora e 36/37 minuti. Mi c’ero avvicinato parecchie volte a quel limite ma a gennaio, senza forzare, andavo tranquillo sotto i 90 minuti. Ogni uscita, una scoperta e una conferma. Prima di correre mi prendeva uno strano timore di essermi solamente illuso, che il mio stato di forma era dovuto ad una congiuntura favorevole, che presto sarei tornato ai miei livelli di prima. Dopo gli allenamenti, la conferma, l’euforia, la voglia di trovare il mio limite, la consapevolezza crescente di valere buoni tempi sulla mezza e la maratona. E poi, improvviso, lo stop.
So bene che riprendere troppo presto significherebbe rischiare delle ricadute di allungare all’infinito il recupero totale. Secondo Albanesi e il suo test della scala, devo ancora aspettare. Se cammino non sento nulla, ma se salgo le scale sento ancora un leggero fastidio. Allora, preferisco aspettare ancora un giorno o due. Ormai bracciano è andato, sono sicuro che sarei sceso sotto le due ore e 30 ma purtroppo manca la prova. E rosico. Spero di ricominciare sabato o domenica, riprendere piano piano ed arrivare per Roma abbastanza allenato per fare un bel lungo. E magari programmare una bella maratona prima dell’estate. Vienna mi stuzzica.
Buone corse!

Commenti

Unknown ha detto…
dai Karim...lungo a Roma e via verso Vienna
GIAN CARLO ha detto…
Invece del lungo scendi a san pietro(3km scarsi) e attacca 27 km con me.
Certo, se 6 già iscritto allora no ... meglio il lungo.
Tosto ha detto…
mi spiace molto ma son gli inconvenienti a cui siamo sottoposti.
ma come hai fatto a fare il salto di qualità?
Karim ha detto…
Ciao Kaiale, Vienna stuzzica, c'ho vissuto per 13 anni e mi darebbe il tempo di trovare una forma dignitosa...

Janco: sono iscritto, il pettorale è 4263 e sono comunque aperto ad ogni soluzione!
MauroB2R ha detto…
Brutto stare fermi però rosicare non serve a nulla, non diventarmi anche tu neroazzuro, sempre se già non lo sei! hihihih
forza, che si intravede già la luce del tunnel.
Karim ha detto…
Tosto... ma che ti devo dire... Per la prima volta sono riuscito ad allenarmi in maniera costante per tre mesi in vista di firenze, poi, dopo la maratona, ho cominciato a raccogliere i frutti!
Karim ha detto…
Mauro, sono blucerchiato, e mi tocca rosicare anche più d'un interista (Cassano, Pazzini...)!
Oliver ha detto…
Ma che è successo? Ma da quel che scrivi, incazzatura a parte, non sembra niente di grave. Dai, pazienta che tra poco riparti!
web runner ha detto…
Concordo con Oliver, penso tu possa ripartire quando vuoi, e ai ritmi che tenevi. Oh forza eh.
Karim ha detto…
Oliver, Stefano, in effetti nulla d'importante, un'infiammazione del tendine d'achille ai primi stadi, ma abbastanza "grave" da farmi stare fermo in un momento critico verso Roma... Che la forza sia con voi!
Oliver ha detto…
Cerca di massaggiare e rilassare il polpaccio, spesso viene per un'eccessiva stanchezza (e quindi rigidità) del muscolo, che quindi per estendersi allunga troppo il tendine, infiammandolo. Rilassa il polpaccio da seduto, prendi un mattarello da cucina, e dal basso verso l'alto scorri premendo sul polpaccio. Fallo più volte ma senza sentire dolore. Poi ghiaccio e arnica. Vedrai che sollievo ne avrai
insane ha detto…
..ed avete pure perso il derby..... proprio un periodo del ca**o! ;)
Anonimo ha detto…
Non so quante volte mi son sentito dire che anche il riposo è allenante. Lo so, è frustrante, ma è l'unico modo per riprenderti al meglio. Forza.
Tosto ha detto…
si ma cosa vuol dire in modo costante!
facevi le ripetutine? o qualche altro allenamento specifico che prima non facevi?
Karim ha detto…
Insane... non parliamo di calcio, mi vengono le lacrime!
Tyler, ma si, mettiamoli cosí... Dopo due settimane il deallenamento comincia a farsi sentire e se non sbalgio, per ogni settimana di stop ti servono due settimane di recupero, ma sono cose lette qua e là nel web. Ti dirò appena riprendo!
Karim ha detto…
Tosto, sono riuscito per tre mesi a correre 4 volte a settimana con chilometraggi superiori a 70 K settimanali (minimo). Per un tipo per natura poco costante come me è stato un grande passo avanti che mi ha permesso di preparare il terreno per il "salto di qualità".
Tosto ha detto…
allora hai il fisico perché io dopo 2 settimane così son tutto rotto :) eh he he
aspetto la supercompensazione!
Simone ha detto…
Per quello che mi riguarda, concordo con Karim riguardo al miglioramento delle prestazioni se ci si allena con continuità. Io da inizio dicembre cerco d correre 5 giorni la settimana mai meno di 4 (tranne questa settimana che mi hanno tolto un dente...) e sono riuscito a fare una 10km a 4:11, i 34km di Bracciano in 2h40', mentre prima giravo sui 45' nelle 10k... Tipo di allenamento? 1 giornata dedicata alla "velocità", una al medio e le altre vado come girano le gambe...
Karim, anch'io sento un piccolo fastidio al tendine, ma quest'anno faccio la maratona anche saltando su un piede.
E ogni fine allenamento ghiaccio e stretching, con qualche massaggino e riscaldamento accurato prima di partire.