The last Bunga in Bangkok

Sono a Bangkok. Phnom Penh ormai è un ricordo, un bel ricordo. Rispondendo a Yogi e qualcun altro, non sono un fotografo, nel senso che raramente mi porto appresso una macchina fotografica in missione. Se serve per lavoro, ok, sennò la lascio a casa. Sono stato un fotografo in passato, ho anche fatto da assistente ad un fotografo pubblicitario professionale, cambiavo i caricatori delle Hasselblad 6x6, operazione per niente facile quando in studio ci sono delle modelle mezze svestite… ma questa è un’altra storia, un’altra epoca, con quella nave che batteva bandiera panamense… Rimane il fatto che parto senza macchinetta. Qualche foto magari la scatto con il portatile, e mi limito a questo.
La Cambogia mi ha lasciato un sapore strano in bocca. Avrei voluto visitarla di più, capirla di più, ma come al solito non c’è stato tempo, la solita toccata e fuga, la solita sveltina. Sto leggendo un libro sugli anni bui del paese, le guerre di Indocina, l’arrivo di Salot Sar, la sua trasformazione in Pol Pot, l’applicazione sistematica di idee totalmente folli, idee comuniste mischiate ad ideologie naziste (la purezza della razza Khmer, l’eliminazioni dei Cham, dei Vietnamiti, dei cinesi…) che hanno prodotto una delle peggiori dittature della storia. E quello che ho cominciato a capire in questi giorni, è che questa storia è successa appena 20 anni fa, la ferita è fresca e gli uccisori, i torturatori, i responsabili di questa cosa sono ancora lì, la maggior parte completamente impunita.
Come al solito, spero di tornarci, magari non per lavoro, magari con moglie e progenie e vedere questo paese con gli occhi di uno che ha tempo. Quando parto in missione, il mio tempo è dedicato al raggiungimento degli obiettivi della missione, come l’eliminazione fisica di spie nemiche, lo scambio di informazioni con i miei informatori locali, l’acquisto di documenti segreti e bevendo gin tonic nella lounge del casino royal in compagnia di qualche superfica nei momenti di relax… Il paese che vedo è quello delle istituzioni, parlo con i ministeri, con gli uffici tecnici, magari con delle unità tecniche a livello distrettuale o provinciale, magari faccio la visita ad un villaggio per vedere i metodi di produzione agricola. E durante queste gite possono succedere cose simpatiche, come quella che mi è capitata appena qualche giorno fa. Partiamo da Phnom Penh per visitare un villagio nel distretto di Takeo, nel sud del paese e per parlare con dei volontari che assicurano il servizio di salute animale nei villaggi del circondario. Per pranzo andiamo (io, i miei colleghi, la nostra controparte nazionale) in un ristorante tipico e vedo sul tavolo già preparato delle uova, che mi dicono essere delle uova “embrioniche”. Va beh, mi dico, proviamole queste uova embrioniche. Comincio ad aprire l’uovo piano piano quando vedo con la coda dell’occhio il mio vicino di tavola che fa uscire dall’uovo un pulcino bello formato e comincia a mangiarselo… mi sono fermato, non ho avuto il coraggio di andare avanti.
Lato corsa, ieri, giovedì, contrariamente a quanto previsto non ho corso. Avevo un po’ di dolore al tallone sinistro ed ho preferito riposare. Oggi, a Bangkok, sono uscito alle 6 per un giretto. Il dolore al tendine d’achille era sempre lì, ho provato a non pensarci ma ad un certo punto sono tornato verso l’albergo per un giro totale di 12 chilometri. La cosa mi scoraggia molto. Credo si tratti di una tendinite. Il dolore è sempre presente. Durante la corsa, dopo un po’ diminuisce, ma poi ritorna prepotentemente. Se cammino, mi fa male, scendere le scale è un dramma.
Il giro del lago di Bracciano è la settimana prossima e in queste condizioni non lo farò. La maratona è fra un mese e mezzo. A dicembre ho avuto problemi alle ginocchia, adesso questo dolore al tendine d’achille. Starò a vedere. Un periodo così probabilmente ci può stare e sfica vuole che sia capitato a ridosso di gare importanti. Ma l’alternativa sarebbe di continuare a correre ignorando il dolore e peggiorare la situazione. Dovessi fermarmi adesso per un paio di settimane, salterei Bracciano, probabilmente salterei la Maratona di Roma, ma potrei rimettermi abbastanza presto per programmare qualche gara e togliermi qualche soddisfazione in autunno.
Per rispondere a Luca, prima di partire vedo su internet se c’è qualche club di running, qualche forum dove si parla di corsa in quella città. Spesso i risultati sono scarsi. Quando arrivo, cerco di capire se l’atmosfera è giusta per un runner, se ci sono runners che si allenano, dove, se le strade sono larghe abbastanza, i marciapiedi, il traffico. Cerco di trovare un tratto vicino all’albergo da dove iniziare e vado. Parto abbastanza cauto e cerco di trovare un giro comodo. In Bangladesh la situazione era difficile: tantissimo traffico, strade strettissime, tantissima gente per strada. Ma anche lì sono riuscito a trovare un circuito intorno ad un laghetto. Non un granché ma sono riuscito a correre una volta, prima di essere preso da un cacarella diventata ormai leggenda. A Jakarta la situazione è sempre difficile, ma le strade sono larghe e al mattino si riesce a correre abbastanza bene. A Rangoon e a Vientiane il traffico era pochissimo e ho corso bene, nonostante fossi l’unico a farlo e facesse molto caldo. A Phnom Penh, le condizioni per un runner sono perfette, soprattutto lungo il fiume. Ho incontrato diversi runners che mi hanno dato delle dritte per i percorsi e ho potuto correre veramente bene. Bangkok non è un posto per runners. Ma vicino all’albergo c’è Wat Pho e il palazzo reale. Si può girare intorno, si può esplorare qualche strada, ma non mi spingo troppo oltre…
Il titolo? Si, lo so, non c'entra un cazzo, ma mi piaceva.
BUONE CORSE!

Commenti

GIAN CARLO ha detto…
Forse se restavi su quel cargo battentebandiera panamense ... il titolo sarebbe stato appropriato
Luca "Ginko" ha detto…
Ciao Karim per prima cosa grazie per la super risposta. Te l'ho chiesto perchè capitano anche a me le stesse cose ma in ambito nazionale che naturalmente è molto meno difficoltoso.
Mi spiace per il tuo tendine spero solo di vederti a Roma anche se la mia pseudo preparazione ha risentito dei miei acciacchi. PS E' sembre bello leggere i tuoi post da viaggiatore, a parte i pulcini.
insane ha detto…
Quando ti saltano fuori questi acciacchi intervieni subito con ghiaccio,arnica cose del genere? Non puoi romperti sempre a ridosso dell'appuntamento...

Leggendoti giriamo un pò il mondo insieme a te.. ;)
Simone ha detto…
...zo, ma riusciremo a farla una corsa insieme? Io quando ho sentito un dolore all'altezza dell'anca mi sono fermato per qualche giorno,ho messo giaccio dall'anca fino a metà coscia mattina e sera ed ho ripreso piano piano.Ora è una settimana che corro (ho riposato lunedì), ma ho mandato a quel paese i tempi indicati dalla tabella. Risultato? Corro più rilassato e più "veloce" dei tempi indicati: sarà perché la testa non pensa di guardare o sentire il Garmin? Vedo il risultato solo alla fine della seduta...
theyogi ha detto…
vabè, niente foto... cmq ci bastavano quelle col telefonino! per essere una spia in missione scarseggi in dotazioni....
Paolo Scotti ha detto…
Sicuramente il tuo è un lavoro che ti porta in posti affascinanti. A volte anche la vista a sveltine può dare bei ricordi.

Tralascio la pelle d'oca che mi è venuta sul pulcino.. penso non avrei più potuto mangiare per quel giorno...

Ti auguro una veloce guarigione. Anche io sono in crisi con queste ginocchia infiammate!
Master ha detto…
Nell'ormai lontano 1998 durante il volo verso Bangkok, e poi Chiang Ray, ho conosciuto un tipo che se oggi lo devo associare a una faccia, sarebbe la tua. Tutto sulle sue, libro in mano sul Laos, poche parole per dirci che viaggiava spesso in quei posti e altri per lavoro, ma che allo stesso tempo lo incuriosivano e lo preoccupavano.
...ma tu nel 98 'ndo stavi? :)
Oliver ha detto…
Come dotazione tecnica sei uno 007 de noantri eh... ;D
Per i tendini prova a rilassare e massaggiare i polpacci. Se sono contratti iperestendono il tendine d'achille causando dolori, infiammazione ecc ecc... Prova, se trovi un massaggiatore e riesci a farti capire...
Pimpe ha detto…
non ti preoccupare per le foto karim.. stiamo aspettando in italia che ne escano alcune che porranno fine all'ennesima dittatura sul mediterraneo.. per il tendine, cura il polpaccio... vedrai che passa pure il tendine..
Stefano ha detto…
Sempre bello leggere dei tuoi viaggi.
Peccato che non ci sarai a Bracciano. Come dice Oliver prova con il Massaggiatore. Se non ne conosci ti posso aiutare. Il mio è anche abbastanza vicino al tuo ufficio.