E ancora sul podio!
Weekend di gara
al lago Nabugabo, sud ovest dell’Uganda. Una specie di sprint, 500 metri di
nuoto, 24 chilometri di bici su sterrato vero, 4.8 chilometri di corsa. Mi
presento alla gara in discreta forma. Alla registrazione, mi riconoscono come
una vera star, il secondo arrivato al triathlon di Kyaninga dell’anno scorso.
Negli occhi dei miei avversari vedo paura, in qualcuno terrore puro.
Mi tuffo in acqua
e subito non riesco a prendere il mio ritmo. In piscina respiro ogni 4
bracciate, ma qui non ci riesco proprio. Nuoto male, scoordinato e infatti esco
dall’acqua dopo 11 minuti abbondanti. In T1 sono rimaste poche bici, ma non mi
scompongo. 24 chilometri di sterrato sono più di un’ora, quindi abbastanza
tempo per recuperare, come puntualmente succede. Comincio a sorpassare fino a
quando mi ritrovo da solo. Nessuno davanti e nessuno dietro, tranne tre ragazzi
ugandesi, con bici cinesi da 40 chili, che mi passano e mi aspettano a mo’ di
presa per il culo. Percorso fangoso, e dove non c’era fango, sabbia. Vado
quindi abbastanza cauto per evitare di cadere. T2 abbastanza veloce, e quindi
corsa, abbastanza tranquilla. All’arrivo sono terzo, essendo stato battuto
sonoramente nel tratto MTB. In corsa ho recuperato ma non abbastanza.... e non scendo nei dettagli a proposito dei miei avversari... basta dire che il primo ero al suo primo triathlon!
A casa mi porto
un buono per un servizio completo della bici per circa 50 EURO. E con questo
sono ufficialmente diventato un professionista…
Dopo Haiti, mi godo la famiglia in questo paradiso terrestre che è l'Uganda. La prossima destinazione è stata decisa e sono felice. Non anticipo nulla... diciamo che avrò la possibilità di allenarmi in altura, in vista del 70.3 di Sankt Polten a fine maggio (fatta iscrizione, prenotato e pagato albergo e biglietti aerei... non ci sono scuse).
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